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La nostra simbolica “Presa della Bastiglia”…

Ama il tuo sogno se pur ti tormenta di Gabriele D'Annunzio a cura di Hari  Atma - YouTube

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Mi son spesso fermata a riflettere sul significato della nostra personale “Bastiglia”, quella specie di fortezza che ci portiamo dentro: inespugnabile, oscura, piena di trappole e fantasmi! Siamo così fortemente uniti alla sua “robusta struttura” che guai a chi si permette di criticarne la presenza in uno “spazio” che forse sarebbe più opportunamente dedicabile ad un “giardino fiorito”.

Eh, già… distruggere la nostra Bastiglia è un’impresa quasi impensabile, perché il buio e le catene ci hanno ormai resi talmente “schiavi” delle vecchie abitudini, che solo l’idea di poter “intravedere” la luce ci spaventa.

Il “vecchio regime” rappresenta l’ordinario, il quotidiano, rappresenta la possibilità di criticare chi se ne va in giro con un turbante in testa (ad esempio), chi mangia solo cipolle, chi cammina scalzo per strada, chi raccoglie mollette usate sotto i balconi delle case (mio nonno lo faceva sempre e quanto si divertiva!), chi si alza alle 5 la mattina per correre sulla riva del mare (spesso si sente dire: “ma chi glielo fa fare!).

Questa è la nostra Bastiglia: un cumulo di “illusioni” che frenano la nostra innata creatività, trattenendo emozioni vive che non vogliamo far nascere!

Il 14 luglio festeggiamo la “presa della Bastiglia”, in un atto di coraggio, forse, qualcuno romperà le catene e uscendo dal silenzio e dalla polvere saprà riconoscere la bellezza della luce in ogni creatura! Che il suo messaggio possa far “breccia” in ogni prigione e ricomporre solidamente la parola Pace in ogni esistenza!

Hari Atma 

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