La dieta bioregionale dalla preistoria ad oggi…
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La memoria ancestrale è onnivora, con una netta prevalenza vegetariana. Nei tempi antichi si mangiava quel che c’era e la scelta era sia limitata che relativa.
L’apporto proteico è legato al concetto di surplus, sia alimentare che patrimoniale, non per niente era considerato benedetto e sacrificale e riservato alle occasioni festive. I dati dell’antropologia materiale rivelano concordi questo dato attraverso innumerevoli culture. La netta contrapposizione onnivorismo/ vegetarianesimo è figlia dell’epoca odierna troppo e insanamente sbilanciata in senso carnivoro. Ed ha un valore rieducativo piuttosto che essenziale…
I riflettori della scienza si accendono sulla paleodieta.
Un team di scienziati aggiunge nuove verità sui pasti consumati dai nostri
antenati. E se il ritorno alla preistoria, riportato in auge da diversi studiosi del passato e nutrizionisti, è diventato un trend molto stimato dai salutisti, uno studio getta una nuova luce sull’alimentazione paleolitica, molto più varia e ricca rispetto a quella riportata nei libri di oggi, ai quali potrebbero mancare diverse pagine di ingredienti.
Primo dato da sfatare: la tavola preistorica non era così sbilanciata verso le proteine come si crede. Anzi, gli scienziati che hanno mappato gli ‘avanzi nel piatto’ dei nostri antenati parlano di un tripudio vegetariano.
Qualunque sia la verità, la squadra di esperti ora suggerisce che una
grande varietà di piante sarebbe stata una caratteristica importante
dell’alimentazione molto prima dagli albori dell’agricoltura. La conoscenza dell’ambiente ha permesso agli ominidi di sfruttare le piante stagionali, permettendo potenzialmente loro di abitare nella stessa posizione durante l’anno.
Gli esperti hanno così scoperto che avevano un gusto straordinariamente
ampio e spaziavano su un vasto range di sapori. Sul fronte ‘green’ è
emerso che avevano raccolto non meno di 55 diversi tipi di piante –
noci, frutta, semi e gambi sotterranei – che mangiavano come verdure.
La dieta umana moderna è chiaramente limitata rispetto a quella.
Rete Bioregionale Italiana