“Imparare l’Arte del Foraging” – Segnalazione libraria
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Esperta di foraging con una passione per il trekking e l’esplorazione, Valeria Margherita Mosca ci apre il mondo della raccolta del cibo spontaneo in un libro davvero splendido e sicuramente unico nel suo genere. Non solo per gli appassionati di Survival ma forse presto importante per tutti noi.
Un mondo che è futuro, sostenibilità, bellezza, avventura e che invita a riconnettersi con la natura nel modo più semplice: cibandosi di ciò che offre.
Oltre 150 specie di erbe, fiori, arbusti, alberi, frutti, funghi, ma anche licheni, alghe e molluschi – comuni nel nostro habitat o incredibili e quasi misteriose – si alternano a tanti suggerimenti per conoscere ed esplorare gli ambienti più diversi.
Per metà guida che svela l’incredibile ricchezza e varietà della natura, per metà manuale pratico sulla raccolta e l’utilizzo di cibo selvatico, questo libro invita ad una riscoperta profonda della connessione con la natura.
Da non sottovalutare il momento in cui esce un libro come questo, unico nel suo genere.
Potrebbe rivelarsi presto come una guida fondamentale per restare in vita quando, a causa del riscaldamento climatico, il sistema moderno imploderà e gli umani non troveranno più cibo nei negozi e supermercati ma dovranno cercare di arrangiarsi, come in passato, magari migrando alla ricerca di luoghi dove poter sopravvivere.
Fiori Gialli – info@fiorigialli.it
Mia integrazione:
Il libro menzionato, distribuito e recensito da Fiori Gialli, parla di sopravvivenza per mezzo della raccolta di erbe selvatiche, che sia in seguito al riscaldamento globale, ad una guerra mondiale, al raffreddamento del pianeta, alla crisi finanziaria, al crollo della civiltà… od altro, è irrilevante…
Alcuni articoli segnalati:
http://paolodarpini.blogspot.com/2019/01/dubbi-climatici-raffreddamento-globale.html
http://paolodarpini.blogspot.com/2015/06/altro-che-effetto-serra-la-piccola-era.html
http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/04/dryas-recente-la-glaciazione-di-13000.html
…e numerosi altri che non sto qui a segnalare…
Paolo D’Arpini – Rete Bioregionale Italiana