Il limite dell’ambientalismo e l’opzione bioregionale…
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… sia la società capitalistica, sia ciò che rimane della società del cosiddetto “socialismo reale”, sia le società percorse da movimenti a carattere religioso-integralista, stanno mettendo terribilmente in luce tutti i loro limiti ambientali, sociali e economici. Il pericolo planetario di una catastrofe nucleare, la guerra, l’inquinamento, l’ingiustizia sociale, sono solo tra i più eclatanti aspetti che stanno lì ad incrinare profondamente il mito di dominio e di sviluppo che sembrerebbe abbia sempre guidato queste società di tipo gerarchico-dominatore nei loro pensieri e nelle loro azioni.
Ma nella storia degli esseri umani e in particolare in Europa, le cose sono andate sempre così? È proprio un destino intrinseco delle società umane, dalle più semplici alle più complesse, generare aggressività violenza e dominio nei confronti degli esseri umani stessi e della natura? E cosa possono rappresentare attualmente movimenti alternativi ecologisti come il bioregionalismo o anche il movimento per la pace o il femminismo, rispetto allo spiegamento di forze culturali e materiali messe in campo dalle società dominanti per mantenere invariata la loro supremazia?
Per cercare una risposta a questi interrogativi e ritrovare le nostre antiche radici europee, insieme alla saggezza dei nostri antenati nativi, ecco quella che a prima vista potrebbe sembrare solamente una bella storia ma che potrebbe servirci per dare un nuovo significato alla nostra vita…
«Rivolgiamo il nostro ringraziamento alla terra
che ci dona la nostra casa.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento ai fiumi e ai laghi
che ci donano le loro acque.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento agli alberi
che ci donano frutti e noci.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento al sole
che ci dona calore e luce.
Tutti gli esseri sulla terra: gli alberi, gli animali,
il vento e i fiumi si donano l’un l’altro
così tutto è in equilibrio.
Rivolgiamo la nostra promessa di iniziare
a imparare come stare in armonia
con tutta la terra».
Dolores La Chappelle, da Earth Prayers, 1991
Tratto da: «Gaia newsletter» – Edito da Stefano Panzarasa per la Rete Bioregionale Italiana